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      E se mai furono petulanti, sarebbono allora, quando non era ben fermata la pace con Francia et il turco soprastava l'Ongaria; non potersi pensare di rimuoverli, per essere le controversie sopra innumerabili dogmi, et anco, per essere molte le sette tra loro, esser impossibile il concordare con tutti; senza che la maggior parte di loro non hanno altro fine, se non d'occupare quel d'altri e rendere Cesare senza autorità. Esser vero che la guerra de' turchi instante conseglia a concordare nella religione: ma questo non era da farsi in diete particolari o nazionali, ma in un concilio generale, il qual si potrebbe intimar immediate; perché toccando la religione, non è da farsi mutazione senza commun consenso. Non doversi aver rispetto alla sola Germania, ma alla Francia, Spagna et Italia et agli altri popoli, senza conseglio de' quali, se la Germania farà mutazione, ne nascerà una divisione pericolosa di quella provincia dalle altre. Esser antichissimo costume, sino dagli apostoli, che col solo concilio sono state terminate le controversie e tutti i re, prencipi et uomini pii desiderarlo ora. Potersi con facilità concludere ora la pace tra Cesare et il re di Francia, et immediate far il concilio, e fra tanto attendere a crescere numero e potenzia alla lega catolica di Germania, il che farà che i protestanti intimiditi per ciò si sottometteranno al concilio, overo saranno sforzati da' catolici; e quando sarà necessario resister al turco, essendo la lega catolica potente, si potrà ridur anco i protestanti in necessità di contribuire: il che, se non volessero fare, esser necessario di doi mali elegger il minore, essendo mal maggiore offender Iddio, abandonata la causa della religione, che mancar dell'aiuto d'una parte d'una provincia.


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Istoria del Concilio Tridentino
di Paolo Sarpi
pagine 1561

   





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