Pagina (283/1561)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Ma le maschere furono in fine tutte levate, quando le provisioni della guerra non potero piú essere occultate; di che a suo luogo si dirà.
     
     
      [Il papa scrive a' legati e consente che s'entri in materia. È preso a soggetto la Sacra Scrittura]
     
      Sopra la lettera da Trento scritta ebbe il pontefice molta considerazione, dall'uno canto ponderando gli inconvenienti che sarebbono seguiti tenendo, come diceva, il concilio su le ancore, con mala sodisfazzione di quei vescovi che ivi erano, et il male che poteva nascere quando s'incomminciasse riforma; in fine, vedendo ben che era necessario rimettere qualche cosa alla ventura e che la prudenzia non consegliava se non evitar il male maggiore, risolvé di riscrivere a Trento che, secondo il raccordo loro, incaminassero l'azzione, avvertendo di non metter in campo nuove difficoltà in materia di fede, né determinando cosa alcuna delle controverse tra' catolici, e nella riforma procedendo pian piano. I legati, che sin allora si erano trattenuti nelle congregazioni in cose generali, avendo ricevuto facoltà d'incaminarsi, nella congregazione de 22 febraro proposero che, fermato il primo fondamento della fede, la consequenza portava che si trattasse un altro piú ampio, che è la Scrittura divina, materia nella quale vi sono ponti spettanti a' dogmi controversi co' luterani et altri per riforma degli abusi, e li piú principali e necessarii da emendare, et in tanto numero che forsi non basterà il tempo sino alla sessione per trovare rimedio a tutti. Si discorse delle cose controverse con luterani in questo soggetto e degli abusi, e fu da diversi prelati parlato molto sopra di questo.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Istoria del Concilio Tridentino
di Paolo Sarpi
pagine 1561

   





Sacra Scrittura Trento Trento Scrittura