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      E quantonque sant'Agostino abbia parlato in simil maniera, quando disse che la giustizia originale era ubedire a Dio e non avere concupiscenza, se egli fosse in questi tempi non parlerebbe cosí, perché è ben lecito nominare la causa per l'effetto e questo per quella quando sono proprii et adequati; ma non è cosí in questo caso, imperoché l'original peccato non è causa di quelle azzioni cattive, se non aggiongendosi la mala volontà come principale. Ma quanto alla seconda parte, dell'articolo dicevano che, se i protestanti intendessero una corrozzione privativa, l'openione si poteva tolerare, ma intendono una sostanza corrotta, sí che la propria natura umana sia trasmutata in altra forma che quella in che fu creata, e riprendono i catolici quando chiamano il peccato privazione della giustizia, come un fonte senza aqua; ma dicono essi un fonte dove scaturiscono acque corrotte, che sono gli atti dell'incredulità, diffidenza, odio, contumacia et amor inordinato di sé e delle cose mondane, e però conveniva dannare assolutamente l'articolo. E per l'istessa raggione ancora il quarto era censurato, con dire quella inclinazione essere pena del peccato e non formalmente peccato; onde, non ponendo altro che quella, si negava il peccato assolutamente.
      Non è da tralasciar di raccontare che in questa considerazione i francescani non si potevano contenere d'essentare da questa legge la vergine madre di Dio per privilegio speciale, tentando d'allargarsi nella questione e provarlo; et i dominicani in comprenderla sotto la legge commune nominatamente, quantonque il cardinal dal Monte con ogni occasione facesse intendere che quella controversia fosse tralasciata, che erano congregati per condannare l'eresie, non le openioni de catolici.


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Istoria del Concilio Tridentino
di Paolo Sarpi
pagine 1561

   





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