Pagina (370/1561)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Ma essendo tutti concordi che la fede giustificante è l'assenso a tutte le cose da Dio rivelate o dalla Chiesa determinate per essere credute, la qual'ora essendo insieme con la carità, ora rimanendo senza lei, la distinsero in due sorti: una, che si ritrova ne' peccatori, la qual chiamano le scole fede informe, solitaria, ociosa, overo morta; l'altra, che è ne' soli buoni, operante per carità e per ciò chiamata formata, efficace e viva. E qui un'altra controversia fu, volendo alcuni che la fede a che ascrivono le Scritture la salute, la giustizia e la santificazione fosse la sola viva, come anco fu tenuto da' catolici di Germania ne' colloqui, et includesse in sé la cognizione delle cose rivelate, le preparazioni della volontà, la carità, nella qual s'include tutto l'adimpimento della legge; et in questo senso non potersi dire che la sola fede giustifica, perché non è sola, poiché è informata dalla carità. Tra questi il Marinaro non lodava il dire: la fede è informata dalla carità, perché da san Paolo non è usato tal modo di dire, ma solo: la fede opera per la carità.
      Altri intendevano che la fede giustificante fosse la fede in genere, senza descender a viva o morta, perché l'una e l'altra giustifica in diversi modi: o compitamente, e questa è la viva, overo come principio e fondamento, e questa è la fede istorica, e di questa parlare sempre san Paolo quando gli attribuisce la giustizia, non altrimenti, che come si dice che nell'alfabeto è tutta la filosofia, cioè come in una base, che è quasi niente, restando il molto, cioè riporvi sopra la statua.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Istoria del Concilio Tridentino
di Paolo Sarpi
pagine 1561

   





Dio Chiesa Scritture Germania Marinaro Paolo Paolo