Pagina (389/1561)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Consegliarono anco di fomentar le differenze e varietà d'opinioni, cosa di facil riuscita, cosí per la naturale inclinazione dell'uomo di vincere nelle dispute, come perché nelle scole, massime de' frati, la sovverchia fermezza nell'opinione della propria setta è molto accostumata. Il Monte, come di natura ingenua, teneva il negozio per difficile, né si prometteva di poter servar constanza in cosí longa dissimulazione, de quale si vedeva bisogno. Ma Santa Croce, di natura melanconica et occolta, si offerí di pigliar in sé il carico di guidar il negozio.
      Adonque nella congregazione de' 20 agosto, parendo che sopra i 25 articoli fosse tanto parlato che bastasse per formare gli anatematismi, si propose di deputare padri a comporgli; e furono nominati 3 vescovi e 3 generali, e primo di tutti il Santa Croce, e fatta una modula de' canoni e proposta per discutere nelle congregazioni seguenti, ritornarono le medesime dispute della certezza della grazia, delle opere morali de' infedeli e peccatori, del merito de congruo, dell'imputazione, della distinzion della grazia e carità, e si parlò con maggior efficacia dalli interessati nelle opinioni, aiutando il cardinale gli affetti con mostrare che le materie erano importanti, che era necessario ben discuterle, e che senza la risoluzione di quelle era impossibile far buona deliberazione. La sola controversia della certezza della grazia essercitò molti giorni i disputanti, et ostinò e divise in due parti non solo i teologi, ma anco i prelati.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Istoria del Concilio Tridentino
di Paolo Sarpi
pagine 1561

   





Monte Santa Croce Santa Croce