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      Fu appresso raccordato un altro ponto essenziale all'articolo, cioè il determinar l'institutore di tutti i sacramenti, che è Cristo, per condannare l'eresie de' luterani, che ascrivono a Cristo l'ordinazione del solo battesmo et eucaristia; e che per fede debbia essere Cristo tenuto per l'institutore, era allegato sant'Ambrosio e sant'Agostino, e sopra ogni altro la tradizione apostolica; dal che nissun discordava. Ma bene altri dicevano che non conveniva passare tanto inanzi et era assai star tra i termini del concilio fiorentino, massime atteso che il Maestro delle sentenzie tenne che l'estrema onzione fosse da san Giacomo; e san Bonaventura, con Alessandro, che la confermazione avesse principio dopo gli apostoli; e l'istesso Bonaventura, con altri teologi, fanno gli apostoli autori del sacramento della penitenzia. E del matrimonio si troverà che da molti vien detto che da Dio nel paradiso fu instituito, e Cristo stesso quando di quello parla, che era il luogo proprio per dirne l'autore, allora non a sé, ma al Padre nel principio attribuisce l'instituzione. Per tanti rispetti consegliavano che quel ponto non fosse aggionto, acciò non si condannasse openione da' catolici tenuta. I dominicani, in contrario, con qualche acerbità di parole affermavano che si possono esponere quei dottori e salvargli con varie distinzioni, perché essi si sarebbono sempre rimessi alla Chiesa: ma non era da trappassare senza condanna l'audacia luterana, che con sprezzo della Chiesa ha introdotto quelle falsità, e non essere da tolerar a' luterani temerarii quello che si comporta a' santi padri.


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Istoria del Concilio Tridentino
di Paolo Sarpi
pagine 1561

   





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