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      Ora, ridotte le cose in tranquillità, erano entrati in gran speranza che la nave fosse ridotta al porto, quando, fuori d'ogni espettazione, hanno inteso il concilio, nel quale era posta ogni speranza, esser trasferito altrove o piú tosto diviso; perilché, privati di questo rimedio, non gli restava altro se non il ricorso alla Chiesa apostolica, con pregar Sua Santità per la salute della Germania a restituir il concilio in Trento, il che facendo non esserci ossequio che da loro non si debbia promettere; altrimente non restar loro dove ricorrere per aiuto contra gli imminenti mali e pericoli; però si degni aver in considerazione la loro dimanda, pensando che, se gli non vi provederà, sarà possibil assai che sia pensato ad altri consegli e maniere per metter fine alle difficoltà. Pregando finalmente la Santità Sua a ricever in bene la loro lettera, essendo essi costretti a scriver cosí dall'ufficio proprio e dalla condizione de' tempi.
      Fece di piú Cesare opera diligentissima accioché tutti si sottomettessero al concilio, instando, pregando e ricchiedendo che si rimettessero alla sua fede. Con l'elettor palatino le preghiere avevano specie di minaccie, rispetto alle precedenti offese, perdonate di recente. Verso Maurizio, duca di Sassonia, erano necessità, per tanti beneficii novamente avuti da Cesare e perché desiderava liberare il lantgravio, suo suocero. Perilché, promettendo loro Cesare d'adoperarsi che in concilio avessero la dovuta sodisfazzione e ricercandogli che si fidassero in lui, finalmente consentirono e furono seguiti dagl'ambasciatori dell'elettore di Brandeburg e da tutti i prencipi.


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Istoria del Concilio Tridentino
di Paolo Sarpi
pagine 1561

   





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