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      Egli acquistò il nome Interim, prescrivendo il modo di tener le cose della religione tra tanto che dal concilio generale fossero stabilite.
      Andata la copia a Roma, ogni uno restò stordito, prima per questo generale, che un prencipe temporale in un convento secolare metta mano nella religione, e non in un solo articolo, ma in tutte le materie. I letterati si ricordavano dell'Enotico di Zenone, della Ecthesi di Eraclio e del Tipo di Costante, e di quante divisioni furono nella Chiesa per causa di constituzioni imperiali in materia di religione, e dicevano che tre nomi erano sino a quel tempo, sotto pretesto d'unità, infausti nella Chiesa per le divisioni introdotte. A questi si potrà agionger per quarto l'Interim di Carlo V. Dubitarono che questa azzione dell'imperatore fosse un principio per capitare dove era arrivato Enrico VIII d'Inghilterra, di dicchiararsi capo della Chiesa, con tanta maggior ampiezza, quanto non averebbe compreso un'isola, ma Spagna, Italia, Germania et altre regioni adgiacenti; che in apparenza mostrava contenere una dottrina catolica, ma era dalla catolica lontanissima. Descendendo a particolari, riprendevano che nelle materie del peccato originale, della giustificazione, de' sacramenti, del battesmo e della confermazione non fosse portata la stessa dottrina determinata dal concilio, essendo quella raccolta fatta per tenersi sino al concilio: poiché quanto a quei capi il concilio era già fatto, che occorreva altro dire, se non che precisamente fosse tenuto?


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Istoria del Concilio Tridentino
di Paolo Sarpi
pagine 1561

   





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