Pagina (584/1561)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Che in terzo luogo consideri Sua Maestà esser necessaria una dechiarazione che li decreti già fatti in Trento in materia di fede e quelli degl'altri concilii passati non possino esser in alcun modo revocati in dubio, né i protestanti sopra quelli possino dimandar d'esser uditi. Considerasse in fine all'imperatore che il pontefice confidava e teneva per certa la buona volontà di Sua Maestà verso lui esser reciproca, e sí come egli prontamente condescendeva a favorir le cose di Sua Maestà e del suo Imperio con metter il concilio in luogo tanto a suo proposito, cosí ella desidera che la sincerità e realtà di lui non abbiano a riportargli carico. Ma se alcun tentasse altrimente, o con cavillazioni o con calonnie, Sua Maestà non averà da maravigliarsi se egli userà i rimedii che occorreranno per difensione dell'autorità data da Dio immediatamente a lui et alla Sede apostolica, cosí in concilio, come fuori.
      Stimò il pontefice utile per le cose sue che la risoluzione presa fosse intieramente saputa in Italia et in Germania, e fece che Giulio Canano, suo secretario, mostrando di favorir alcuni corteggiani suoi amici, communicasse loro, con obligo di secreto, le instruzzioni sopradette; con qual modo furono sparse per tutto. Di Francia ebbe il papa dal nuovo noncio presta risposta, perché quel re, sapendo le cause che il pontefice aveva di fidarsi poco dell'imperatore per le cose passate e stimando che grande fosse l'inclinazione sua nella parte francese, fece gran dimostrazione d'aggradire il noncio e l'ufficio, offerí al pontefice tutti i suoi favori e promise l'assistenza al concilio e la missione de' prelati del suo regno, con promessa d'ogni favor e protezzione per mantenimento dell'autorità ponteficia.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Istoria del Concilio Tridentino
di Paolo Sarpi
pagine 1561

   





Sua Maestà Trento Sua Maestà Sua Maestà Imperio Sua Maestà Dio Sede Italia Germania Giulio Canano Francia