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      Si scoprí dopo che il pontefice aveva in animo, se non poteva fuggir a fatto il concilio, differirlo almeno sino che avesse accommodato le cose di casa sua; perché, facendo concilio, era necessario dar buon essempio di sé in quel mentre e far spese eccessive in mantener i prelati poveri et ufficiali, et altre cose necessarie per la sinodo, che assorbiriano tutte le entrate. Il negozio anco da per sé solo dover occuparlo intieramente, onde non averebbe potuto attender alla casa: però con molto malanimo si risolvé di non differir piú la convocazione. Onde a' 20 d'ottobre tenne una congregazione de' cardinali, dove diede conto della risposta data dal re di Francia a don Antonio di Toledo, di quello che il re a lui scriveva e del negozio del cardinale di Tornon; aggiongendo un altro nuovo aviso di Francia, che quantonque il concilio generale si apri, non sono per andarvi, se i protestanti non consentiranno essi ancora di riceverlo: le qual cose misero grandissima confusione, temendo tutti che, se ben s'apriva il concilio generale, la Francia nondimeno fosse per far il nazionale, dal che in consequenza ne nascesse alienazione dall'obedienza della Sede apostolica et essempio al rimanente delle nazioni cristiane d'alienarsi similmente, o con volontà, o senza volontà de' loro prencipi.
      Da alcuni anco era molto stimato che era stato protestato al cardinal di Trento che non dovesse allargarsi in offerir quella città, ma raccordarsi che l'imperatore ne è patrone, senza la volontà del quale non può, né deve disponer della città in tal affare: il qual imperatore s'era decchiarato di voler onninamente far la dieta prima.


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Istoria del Concilio Tridentino
di Paolo Sarpi
pagine 1561

   





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