Pagina (914/1561)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Degl'eretici che sono in luogo di libertà nissun l'accetta; quelli che sono in luoghi dove l'Inquisizione ha vigore, se temono poter esser scoperti, ricevono il perdono fintamente per assicurarsi del passato, con animo di far peggio piú cautamente. Quanto al salvocondotto, lodava che si dasse a tutti quelli che non sono sotto Inquisizione, ma che questa eccezzione non si esprimesse, atteso che, quando Giulio concesse il suo perdono, eccetto a' soggetti all'Inquisizione di Spagna e di Portogallo, vi fu molto che dire, e passò con poca riputazione, quasi che il papa non avesse ugual potestà sopra quell'Inquisizione come sopra le altre; ma il modo d'esprimerlo lo rimetteva a quello che fosse piú piacciuto alla sinodo. Quanto alla forma, lodava quella che fece il concilio del 1552 alla Germania, poiché era già veduta, e sotto quella fede tanti protestanti erano andati in quell'anno a Trento. Intorno all'Indice, ordinò che si seguitasse da' deputati, operando finché si offerisse occasione di decretare publicamente, senza opposizione d'alcun prencipe.
      Venuta la risposta il 2 marzo, col seguente giorno fu tenuta congregazione per risolver se il perdono generale si dovesse publicare e conceder il salvocondotto, e sopra la forma dell'un e l'altro, et il dí 4, dopo longhe dispute, fu concluso, avendo i legati, senza interessar l'autorità del papa, fatto cader la deliberazione dove egli mirava. Fu tralasciato d'invitar a penitenza, per le raggioni a Roma portate. Molto fu disputato se si doveva dar salvocondotto nominatamente a' francesi, inglesi e scozzesi; fu anco chi mise a campo i greci et altre nazioni orientali.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Istoria del Concilio Tridentino
di Paolo Sarpi
pagine 1561

   





Inquisizione Inquisizione Giulio Inquisizione Spagna Portogallo Inquisizione Germania Trento Indice Roma