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      Di questi presto si vidde che i poveri uomini, afflitti in servitú, non potevano senza pericolo e senza esser sovvenuti di danari pensar a concilii; e poi alcun anco diceva che, essendo nata la divisione de' protestanti, era ben lasciar dormir quell'altra e non la nominare, allegando il pericolo di muover in un corpo gl'umori cattivi che sono in quiete. Il dar salvocondotto ad inglesi, non lo ricchiedendo né essi, né altri per loro, era con grand'indegnità. Degli scocesi piaceva, perché la regina l'averebbe dimandato, ma era ben far prima venir la dimanda. Di Francia si metteva dubio se il conseglio regio dovesse averlo per bene o no, parendo che fosse una dicchiarazione che il re avesse ribelli. Della Germania non si poteva dubitar, essendogli altre volte concesso; ma quando a' quella sola si dasse, pareva che s'avessero gl'altri per abandonati. Ad una gran parte piaceva che si concedesse assolutamente a tutte le nazioni, ma gli spagnuoli s'opponevano et erano da' legati favoriti e d'altri, conscii della volontà del papa, con grand'indegnazione di quelli a quali pareva farsi illazione che il concilio non fosse superiore all'Inquisizione di Spagna. Tutte le difficoltà in fine furono superate, e formato il decreto con 3 parti. Nella prima, è dato salvocondotto alla nazione germanica in quella forma a punto di parola in parola che del 1552. Nella seconda si dice che la sinodo dà salvocondotto nella medesima forma e parole, come è dato a' tedeschi, a ciascun di quelli che non hanno communione di fede con lei, di qualonque nazione, provincia, città e luoghi dove si predica, insegna e crede il contrario di quello che sente la Chiesa romana.


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Istoria del Concilio Tridentino
di Paolo Sarpi
pagine 1561

   





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