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      E ricchiesti li padri se gli pareva che di quella materia si trattasse e se agli articoli restava altro d'aggiongere; e quantonque gli ambasciatori francesi e gran numero de' prelati fossero di parere che de' dogmi non si trattasse sinché non era chiaro se li protestanti dovessero intervenir in concilio, essendo evidente cosa che, quando restassero contumaci, la trattazione sarebbe stata vana, come non necessaria per i catolici e da quegli altri non accettata, con tutto ciò nissun s'oppose, essendo ritenuti tutti, per gl'efficaci ufficii fatti dagl'imperiali, entrati in speranza di poter ottener la communione del calice e con quella dar principio di sodisfazzione alla Germania. Fermato il ponto che de' 6 articoli si trattasse, e soggionto che prima i teologi dicessero il loro parere e sussequentemente i prelati, fu conosciuto che sarebbe occupato tutto 'l tempo sino alla sessione in questo solo, dovendo udir 88 teologi e votare cosí gran numero de prelati: perilché fu da alcuni detto che non faceva bisogno gran considerazione, che fu parlato pienamente di tutta quella materia nella precedente adunanza sotto Giulio, che quella è discussa e digesta, che si piglino le cose trattate e le risolute allora e con un breve e sodo essamine si venga in determinazione in pochi giorni, e negl'altri si attenda alla riforma; che vi è l'articolo della residenza già proposto et in parte essaminato: giusta cosa esser metterci una volta fine. Questa opinione fu seguita da 30 padri con aperta dicchiarazione, et appariva che numero molto maggiore tacitamente l'approbava e si sarebbe venuto a conclusione.


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Istoria del Concilio Tridentino
di Paolo Sarpi
pagine 1561

   





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