Pagina (1030/1561)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
     
     
      [Nell'esamine degli articoli è provato che la messa è sacrificio, ma con gran diversità di pareri]
     
      Nelle discussioni de' teologi furono uniformi tutti in condannar d'eresia le openioni de' protestanti ne' proposti articoli, e brevemente s'ispedivano degl'altri: longhissimi furono i discorsi di ciascuno in provare che la messa sia sacrificio, nel quale s'offeriva Cristo sotto le specie sacramentali: le raggioni principali da loro usate erano che Cristo è sacerdote secondo il rito di Melchisedech, ma Melchisedech offerí pane e vino, adonque il sacerdozio de Cristo conviene che sia con sacrificio di pane e vino. Di piú, l'agnel pascale fu vero sacrificio e quello è figura dell'eucaristia, onde quella ancora conviene che sia vero sacrificio. Appresso per la profezia di Malachia, per bocca del quale Dio rifiuta il sacrificio degl'ebrei, dicendo esser il nome suo divino, grande fra le genti et in ogni luogo offerirsi al suo nome oblazione monda, che d'altro non si può intender che sia offerto a Dio in ogni luogo e da tutte le genti; diverse altre congruenze e figure del Vecchio Testamento furono allegate, facendo fondamento chi sopra una, chi sopra un'altra. Del Testamento Nuovo era addotto il luogo di san Gioanni dove Cristo alla samaritana insegnò esser venuta l'ora quando il Padre sarà adorato in spirito e verità, essendo che adorar nella divina Scrittura significa sacrificare, come per molti luoghi apparisce; e la samaritana del sacrificio interrogò, che da' giudei non si poteva offerir se non in Gierusalem e da samaritani era stato offerto in Garizim, dove allora Cristo era.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Istoria del Concilio Tridentino
di Paolo Sarpi
pagine 1561

   





Cristo Cristo Melchisedech Melchisedech Cristo Malachia Dio Dio Vecchio Testamento Testamento Nuovo Gioanni Cristo Padre Scrittura Gierusalem Garizim Cristo