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      Questo accidente certificò li legati et aderenti che non era possibile sopir la prattica, poiché, non essendosi quietati i spagnuoli, né per la lettera del re, né per gl'ufficii fatti, anzi avendo fatto nuova dicchiarazione col scrivere in Spagna, bisognava tener per fermo che fossero insuperabili: si ridussero li ponteficii a consulto sopra di questo e fu deliberato di mandar in Francia al cardinale di Ferrara copia della lettera scritta dal re Catolico al Pescara, per procurar d'averne una simile da quella Maestà agl'ambasciatori francesi, cosí per fermar quelli dal far quotidiani ufficii in contrario co' prelati, come facevano, come anco acciò, venendo li vescovi francesi, non s'unissero co' spagnuoli, come questi avevano gran speranza e stavano in espettazione. E per levar il credito a' spagnuoli appresso il suo re, deliberarono far saper in Spagna che Granata e Sigovia, capi loro, che fanno li scrupulosi, avevano promesso li voti loro al Cinquechiese nella materia della communione del calice, senza aver rispetto a Sua Maestà, che tanto l'aborrisce.
     
     
      [Il papa avoca la residenza a sé]
     
      Ma il pontefice in questo tempo, considerati li pericoli imminenti alla autorità sua per le difficoltà e confusioni di Trento, per li moti di Francia e per la dieta che in Germania s'apparecchiava, nella quale l'imperatore per suoi interessi sarebbe costretto condescender assai a' voleri de' protestanti, pensò di sicurar le cose sue per ogni rispetto, e già il mese inanzi aveva dato danari a 10 capitani per far gente; si riducevano li soldati in Romagna e nella Marca, e si restringeva molto co' ministri e cardinali confidenti de' prencipi italiani, onde generò qualche sospetto a' spagnuoli e francesi: l'ambasciatore di Francia l'essortò a desister dal raccoglier armi, acciò questo non torbasse il concilio; a che rispose il papa che essendosi Inghilterra et i protestanti di Germania dichiarati di aiutar gl'ugonotti di Francia, non era di star sprovisto; che il mondo era pieno d'eretici, perilché era necessario che si provedesse per protegger il concilio non solo con l'autorità, ma con la forza.


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Istoria del Concilio Tridentino
di Paolo Sarpi
pagine 1561

   





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