Pagina (1089/1561)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
     
     
      [Decreto del rimetter la concessione del calice al papa]
     
      Fu poi letto il decreto sopra la concessione del calice di questo tenore: che avendosi la sinodo riservato l'essamine e definizioni de' 2 articoli sopra la communione del calice nella precedente sessione, ora ha determinato di riferir tutto 'l negozio al sommo pontefice, il qual faccia per sua singolar prudenza quello che giudicherà utile per la republica cristiana e salutifero a chi lo dimanda. Il qual decreto, sí come nelle congregazioni fu approvato solamente per la maggior parte, cosí avvenne nella sessione, dove, oltre quelli che contradissero, essendo d'opinione che il calice non si dovesse per causa alcuna concedere, vi fu anco un numero che dimandò che la materia fosse differita e reessaminata un'altra volta; a che fu risposto dal promotore per nome de' legati che s'averebbe avuto considerazione. E finalmente fu intimata la seguente sessione per gli 12 novembre, per determinare circa li sacramenti dell'ordine e del matrimonio. E fu la sinodo col modo solito licenziata, continuando fra li padri gran discorsi sopra questa materia del calice, circa la quale alcuno sarà forse curioso di saper per che causa il decreto recitato non sia posto dopo quello della messa, come pare che la materia ricercasse, ma in luogo dove non ha alcuna connessione, né similitudine con gli articoli anteriori. Questo doverà saper: che una massima andava attorno in quel concilio, che per stabilire un decreto di riforma bastasse la maggior parte de' voti, ma un decreto di fede non potesse esser fermato contradicendo una parte notabile; perilché li legati già certi che quello del calice con difficoltà averebbe superato la metà, deliberorno ponerlo per capo di riforma, e l'ultimo tra quelli, per ben decchiarare di tenerlo in quel numero.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Istoria del Concilio Tridentino
di Paolo Sarpi
pagine 1561

   





Decreto