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      E per quello che s'aspetta alle reggioni non soggette a lui in temporale, la destruzione della disciplina nasceva da loro medesimi e da' re e prencipi che con instanze indebite et importune lo costringono a provisioni e dispense estraordinarie; esser misera la sua condizione, che se nega le ricchieste inconvenienti fattegli, ogni uno di lui si duole e si tiene offeso et ingiuriato; se le concede, a lui viene ascritto tutto 'l male che per causa loro segue e si parla di riforma, come gli ambasciatori del re hanno fatto in Trento con termini generali, senza che si possi intender quello che vorrebbono. Vengano, disse, una volta all'individuo e dicano quello che vogliono nel regno riformare, che in 4 giorni se gli sodisfarà; che li prelati in Poisí hanno regolato molte cose; che egli confermerà quegli ordini se sarà ricchiesto, ma il voler star sopra gl'universali e riprender tutto quello che si fa, non proponendo alcuna cosa, dimostra poca buona volontà.
     
     
      [Sul settimo articolo della superiorità de' vescovi a' preti vi sono gran dispareri]
     
      Restava la quarta classe de' teologi, li quali dovevano trattare della superiorità de' vescovi a' preti. Da' primi fu seguita la dottrina di san Tomaso e Bonaventura, che dicono due potestà esser nel prete: l'una nel consecrar il corpo e sangue di Cristo, l'altra nel rimetter li peccati. Nella prima il sacerdote esser superiore, né il vescovo aver maggior autorità che il semplice prete; ma nella seconda, ricercandosi non solo la potestà dell'ordine, ma anco della giurisdizzione, rispetto a questo il vescovo esser superiore.


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Istoria del Concilio Tridentino
di Paolo Sarpi
pagine 1561

   





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