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      Questa libertà fu causa che li pontificii usarono maggior rispetto nel parlare, se ben la bellezza del motto proverbiale incitava qualche volta alcuni de' prelati allegri a non astenersene.
     
     
      [L'avviso della morte del re di Navarra fa mutar pensieri a Lorena]
     
      Ma il pretesto per quale il cardinale di Lorena si trattenne in casa fu l'aviso della morte del re di Navarra, che quel giorno arrivò. Quel prencipe, ferito con archibugiata sotto Rohan sino al settembre, non essendo ben curato, in fine si ridusse in stato di morte; nel qual posto, per l'opera di Vicenzo Lauro medico, si communicò alla catolica, poi vacillò verso la dottrina de' protestanti, e finalmente a' 10 di novembre morí. E questo accidente portò anco alle cose del concilio gran mutazione, perché, avuto aviso, Lorena alterò tutti li suoi pensieri. Ebbe quel re principalissima parte nelle commissioni che furono date al cardinale nel suo partire, onde gli era incerto se, dopo la morte di quello, la regina e gl'altri sarebbono continuati in quel fervore. Oltre di ciò, vedeva un'aperta mutazione in tutto 'l governo, desiderava d'esser in Francia per potervi apportar esso ancora la parte sua, perché, essendo il prencipe di Condé in aperta dissensione, poco confidente della regina e di quelli che potevano appresso lei, il cardinale di Borbon poco capace, quel de Montpensier in poco credito, il contestabile vecchio e con molti emuli potenti, aveva gran concetto, esclusi questi, che suo fratello dovesse esser arbitro delle armi et egli del conseglio; e queste cose macinava nell'animo suo, poco pensando al concilio et a Trento, dove si ritrovava.


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Istoria del Concilio Tridentino
di Paolo Sarpi
pagine 1561

   





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