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      Ma parve che fosse con poca degnità del re; però si diede a far opera che li francesi si contentassero di non andar in congregazione quel giorno che doveva esser ricevuto, né acconsentendo essi, pensò di costringergli a questo con fare che da qualche prelato spagnuolo fosse dimandato che gl'ambasciatori secolari non intervenissero nelle congregazioni, poiché negl'antichi concilii non erano admessi. Ma parendo che questo offendesse tutti i prencipi insieme, restò in deliberazione di far opera che qualche prelati proponessero di trattar cose a' quali non fosse raggionevole che gl'ambasciatori francesi intervenissero, come sarebbe de' pregiudicii che possono avvenire alla cristianità per la capitolazione fatta con gl'ugonotti, o altra tal cosa; il che, fatto andare alle orrecchie del cardinale di Lorena, gli mise il cervello a partito, e consultato co' suoi, risolverono di non contrastar piú, se gli fosse dato un luogo a parte fuori dell'ordine degl'ambasciatori. Perilché il sudetto giorno de' 21 il conte di Luna, entrato in congregazione et andato al luogo assegnatogli, che era nel mezo del consesso, dirimpetto a' legati, presentò il mandato del suo re; il qual letto dal secretario, egli immediate protestò che, quantonque in quel consesso et in qualonque altro dovesse seguir primo dopo gl'ambasciatori dell'imperatore, nondimeno perché quel luogo, la causa di che si trattava et il tempo non comportavano che per contenzioni umane fosse impedito il corso delle cose divine e della publica salute, riceveva il luogo che gli era dato, protestando nondimeno che la sua modestia et il rispetto che aveva di non impedir li progressi del concilio, non possi far alcun pregiudicio alla degnità e raggione del suo prencipe Filippo, re Catolico, e de' posteri, ma quelle restino illese, sí che sempre se ne possino valere, come se in quel consesso gli fosse stato dato il debito luogo, instando che la protestazione fosse scritta negl'atti, quali non si potessero dar fuora separati da quella et a lui gliene fosse data copia.


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Istoria del Concilio Tridentino
di Paolo Sarpi
pagine 1561

   





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