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      Al qual ordine ierarchico principalmente appartengono li vescovi, che sono superiori a' preti, a' quali appartiene ministrar il sacramento della confermazione, ordinar li ministri e far altre fonzioni. Insegna anco la sinodo che nell'ordinazione de' vescovi, sacerdoti et altri gradi non è necessario il consenso, vocazione o autorità del magistrato o d'altra potestà secolare, anzi quelli che solamente chiamati o instituiti dal popolo o secolar potestà overo magistrato o per propria temerità ascendono a' ministerii ecclesiastici, esser non ministri, ma ladroni.
      A questa dottrina seguono 8 anatematismi:
      1 Contra chi dirà che nel Nuovo Testamento non vi sia sacerdozio visibile o non vi sia potestà di consecrare et offerire e rimetter li peccati, ma solamente un officio o nudo ministerio di predicar l'Evangelio, e quelli che non predicano non esser sacerdoti.
      2 Che oltre il sacerdozio non vi siano altri ordini maggiori e minori, per quali, come per gradi, si va al sacerdozio.
      3 Che la sacra ordinazione non sia propriamente sacramento, overo esser invenzione umana, o solamente un certo rito d'elegger li ministri della parola di Dio e de' sacramenti.
      4 Che per la sacra ordinazione non sia dato lo Spirito Santo, o non sia impresso carattere, o che il sacerdote possi diventar laico.
      5 Che la sacra onzione e le altre ceremonie che la Chiesa usa, non siano requisite, ma potersi tralasciare et esser perniciose.
      6 Che nella Chiesa catolica non vi sia la ierarchia instituita per ordinazione divina, la qual consta de vescovi, preti e ministri.


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Istoria del Concilio Tridentino
di Paolo Sarpi
pagine 1561

   





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