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      Aggiongevano esser contra la giustizia e l'uso di Francia che li beneficii potessero esser gravati di pensioni o riservazioni de frutti, come obliquamente era stato determinato. Parimente non esser tolerabile che le cause di prima instanza dal papa potessero esser levate fuori del regno, perché leva un antichissimo uso, confermato con molte constituzioni regie; né potersi giustificare per l'eccezzione d'urgente e raggionevol causa, avendo mostrato l'esperienza di tutti li tempi che, con quel pretesto, si levano le cause tutte; e chi vuole disputare se la causa sia urgente o raggionevole, entra in doppia spesa e difficoltà, convenendogli litigar in Roma, non solo la causa principale, ma anco quell'articolo. Non approvavano in modo alcuno che fosse concesso a' mendicanti il posseder beni stabili, e dicevano che, essendo stati ricevuti in Francia con quell'instituzione, non era giusto che fossero mantenuti se non in quel medesimo stato; che questo è un perpetuo arteficio della corte romana di levar di mano li beni a' secolari e tirargli nel clero e poi anco a Roma, facendo prima che, col pretesto di voto di povertà, li monachi acquistino credito, come che non mirino a nissuna cosa temporale, ma tutto facciano per carità a servizio del popolo; dopoi, acquistato il credito, la corte gli dispensa dal voto, onde facilmente arricchiscono e, fatti ben opulenti li monasterii, si mandano in commenda, e finalmente tutto cola nella corte. A questo era aggionta l'essortazione che nel duodecimo capo è fatta a tutti li fedeli di voler largamente sovvenire a' vescovi e parochi de' proprii beni; buona essortazione, quando servissero al popolo in quello che doverebbono e ne avessero bisogno: cosí esser l'essortazione di san Paolo, che chi è instrutto nelle cose della fede, faccia parte de' beni suoi a chi l'instruisce; ma quando chi porta il nome di pastore attende ad ogni altra cosa che ad instruire il popolo, l'essortazione non esser opportuna, e tanto piú quanto che per li tempi passati i beni ecclesiastici erano per alimento de' poveri e per riscuoter schiavi; perilché non solo si vendevano li beni stabili, ma gl'ornamenti anco della Chiesa e li vasi sacri; ma in quei ultimi tempi aversi proibito il poterlo piú fare senza il papa, il che ha arricchito il clero in immenso.


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Istoria del Concilio Tridentino
di Paolo Sarpi
pagine 1561

   





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