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      E se alcuna volta l'haver lasciato all'Inquisizione un caso non suo è riuscito in bene di presente, nel futuro hà causato tanti, e così gravi mali, che il Magistrato secolare è stato costretto, per mera necessità, à riassumere la conoscenza di quei delitti, che con poco giudicio haveva lasciati all'Inquisizione, non senza molte controversie, e contentioni di Giurisdizione, tra quell'Offizio, ed il proprio ordinario, accompagnato dà molte confusioni.
      Non si deve credere, ch'il restringere tra li debiti termini l'Offizio dell'Inquisizione, ed il non permetterli di assumer casi, senon manifestamente spettanti à lui, e procedere con la presenza di chi di raggione hà dà intervenire, ed altre tali modificazioni, sia un diminuirlo, overo abusarlo: anzi tutto il contrario, questa è la via d'innalzarlo, farlo maggiormente riverire, e conservarlo perpetuo. In quelle Regioni dove altre volte era, ed al presente è scacciato, non per altra causa ciò è avvenuto, senon per haversi assonto tanto, ch'era intollerabile al popolo. Ogn'uno sopporta spontaneamente un legame raggionevole: mà un eccessivo, non v'è chi non cerchi per ogni via, etiandio indiretta, di liberarsene. L'antica narrazione del Groppo, o Nodo Gordiano, che non potendosi sciorre fù tagliato, si applica à tutti i legami, ed oblighi humani, liquali, se sono in tal forma, che li costretti ingiustamente habbiano modo di liberarsi con le vie ordinarie della Giustizia, sono tolerate: mà quando non vi sia modo ordinario, si ricorre all'istraordinari, alle sedizioni, & altre pesti.


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Discorso dell'origine forma leggi ed uso dell'Ufficio dell'Inquisizione di Venezia
di Paolo Sarpi
pagine 128

   





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