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      Perche il Prencipe, per Legge divina è superiore a qualsivoglia persona, che si trovi nel suo Dominio, e può gravar le facoltà di qualsivoglia, quando la publica necessità, secondo il suo giudicio, lo ricerca. Ogn'uno può giudicare dà se, senza maggior discorso, con quanta facilità sarà governato uno Stato, dove le sudette massime, sicome sono verissime, così siano credute, e li disordini, che necessariamente n'avvengono, dove siano tenute l'opinioni contrarie. Di queste verità scritte dai Profeti, insegnate dà Christo, e predicate da gl'Apostoli, sono pieni anco i Libri de' Padri antichi, e li buoni Teologi le tengono come sono necessarie dà esser credute. Mà nella Chiesa di Dio, sicome sempre vi furono di quelli che si servirono della Religione à fini mondani, cosi al presente il numero è in colmo. Questi sotto pretesto spirituale, mà per fine d'ambizione, e richezza mondana, vogliono liberarsi dall'ubbedienza dovuta al Prencipe, e levarli ancora l'amore, e riverenza dovuta dal popolo, tirandola à loro. Per effettuar queste cose, hanno inventato nuovamente una sorte di dottrina, che non hà altra materia senon la grandezza Ecclesiastica, la libertà, l'immunità, e la Giurisdizione sua. Questa dottrina fù inaudita sino circa il 1300. nè si trova libro scritto di ciò innanzi quel tempo. All'hora si diede principio à scrivere qualche poco sparsamente per i libri. Mà dei libri che professassero di non trattar altro che questa materia, non furono piu di due sino al 1400. e trè sino al 1500. Doppo questo tempo crebbe alquanto il numero, mà fù tolerabile.


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Discorso dell'origine forma leggi ed uso dell'Ufficio dell'Inquisizione di Venezia
di Paolo Sarpi
pagine 128

   





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