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      Il Noncio ricevuto il commandamento la notte di Natale, per ubidir pontualmente a sua Santità, la mattina di quella festa presentò il breve alli consiglieri congregati, per intervenire alla Messa solenne di Terza, senza il Doge Grimani, che si ritrovava in stremo della sua vita, la quale anco terminò il giorno seguente: perche li brevi non furono aperti, mà secondo gl'ordini della Republica s'attese alla creazione del nuovo Doge. Il Papa havendo havuto raguaglio dal suo Noncio della presentatione delli Brevi, & della morte del Doge, gli riscrisse, che dovesse protestare alla Republica di non passar oltra nella elettione perché sarebbe stata nulla, come fatta da scommunicati, pensando per questa via metter qualche confusione o divisione nella Republica con una tal novità, come altre volte avvenne in Roma nelle sedi vacanti, non sapendo il governo della Republica; il qual per mutatione di Doge, o per interregno non si varia punto, mà resta in tutto & per tutto fermo, & stabile. Per esseguir questo, il Noncio con grande instanza dimando audientia alla Signoria, la quale non lo ammesse, seguendo il costume, di non udire, vacante il Ducato, ministri de' Prencipi per altra cosa, che per le condoglienze.
      Mentre che s'attese all'elettione del novo Doge, il Noncio communicò con molte persone la commissione che haveva di protestare, & anco un altro ordine di guardarsi da ogni attione per quale potesse parere che egli approvasse per legitima qualunque cosa fosse successa, da quali essendo avvertito dell'importantia dell'impresa, & che era un tentativo non mai più udito nel mondo, un confonder a fatto le cose spirituali, con le temporali, & offesa estrema, & immedicabile non solo alla Republica, mà ancora a tutti li potentati, & che nella città per questa causa non sarebbe nata alteratione alcuna; anzi che questa ingiuria havrebbe eccitato tutti congiuntamente a sostener la dignità publica, & forse havrebbe interrotto ogni commercio con la Corte Romana: dando conto al Pontefice di non esser stato ammesso all'audienza dalli consiglieri, scrisse insieme tutte queste considerationi.


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Historia particolare delle cose passate tra il Sommo Pontefice Paolo V e la Serenissima Repubblica di Venezia
di Paolo Sarpi
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