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      Et se doppo li 24. giorni il Doge & Senato staranno per tre altri di ostinati, sottopone all'Interdetto tutto il Dominio, si che non si possa celebrare le Messe, & divini Officij, salvo che nelli modi, luoghi & casi concessi dalla legge commune, & priva il Doge & Senato di tutti li beni, che possedono dalla chiesa Romana, o dalle altre chiese & di tutti li privilegi & indulti ottenuti da quelle, & in specie delli privilegi di proceder contra li chierici in certi casi, riservando a se & a' suoi successori, di aggravare & riaggravare le censure & pene contra loro, & contra li suoi aderenti, fautori, consultori, &c. & proceder ad altre pene & ad altri rimedij se perseverano nella contumacia: non ostante &c. commandando alli Patriarchi, Arcivescovi & Vescovi, & alli altri minori Ecclesiastici sotto pena &c. respettivamente, che doppo ricevute queste sue lettere, overo havutone notitia, le facciano publicar nelle chiese, quando concorre più popolo, & attaccarle alle porte &c. Decretando che sia data fede alli transonti anco stampati, sottoscritti da un Notaro, & sigillati con sigillo di dignità Ecclesiastica, & che la publicatione fatta in Roma oblighi come un'intimatione personale.
     
     
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      LIBRO SECONDO.
     
      La publicazione d'un monitorio coś severo repentinamente fulminato contra una Rep. di tanta grandezza, commosse li ministri delli Prencipi che residevano appresso il Pont. Il Marchese di Castiglione Ambr Cesareo, ̣ mosso perche li paresse che li rispetti del suo Prencipe comportassero coś, overo per haver' egli gli Stati suoi in confine del dominio Veneto, fece instanza grande col Pont. per una prorogatione, cosa che poco mosse la Santità sua, ̣ perche stimasse l'officio senza vigore, venendo dal ministro, & non dal Prencipe, ̣ perche stimasse poco anco Cesare stesso; o perche lo riputasse alieno dalli suoi interessi, per desiderio di esser aiutato nella guerra contra Turchi, per le quali cose anco nel dar parte alli Ambasciatori di questo negotio, al Cesareo diede conto assai leggiero.


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Historia particolare delle cose passate tra il Sommo Pontefice Paolo V e la Serenissima Repubblica di Venezia
di Paolo Sarpi
pagine 236

   





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