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      & della risposta della Republica, conobbero che si trattava l'interesse di tutti li Prencipi, & lodarono la costanza del Senato, se bene il Marchese di Vigliena Ambasciator in Roma, si mostrava inclinato al Pont. per ottenere con questa via il Cardinalato per D. Gabriel Paceco suo fratello & scriveva anco in Spagna a favor del Papa: dove, non credendo mai, che per tal causa si dovesse venir all'armi, e essendo quasi certi che la Repu. sostenterebbe la causa sua, & commune: anzi, vedendo appresso che poteva esser con qualche loro utilità, se le dissensioni continuassero tra il Pont. & la Republica, dalle quali, non poteva riuscire altro, che guadagno per loro, poiche la diffidenza tra due Prencipi Italiani, i maggiori, rendeva più stabili le cose loro; e vincendo la Republica, col Pont. ancora essi accrescevano la giurisdittione temporale, & quando pure (il che non credevano) le cose si fossero ridotte a termini di rottura, sarebbe stato in loro potestà impedir la guerra, se così havesse portato, la loro utilità, ò valerse ne a loro profitto, lasciarono correr' la cosa senza ordinar' altro al Marchese, il quale per questo potè continuare, fomentando i pensieri del Pont. a che la sua inclinatione, & utilità lo spingeva, passando anco a prometter gli aiuti d'arme quando fosse stato bisogno, con parole generali però, & che non ubligavano precisamente: mà arrivato avviso dell'Interdetto pronunciato, il Rè vide la causa esser' passata più inanzi di quello, che egli haverebbe voluto, & si dolse di non essersi intromesso prima.


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Historia particolare delle cose passate tra il Sommo Pontefice Paolo V e la Serenissima Repubblica di Venezia
di Paolo Sarpi
pagine 236

   





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