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      Li Ponteficij, in successo del tempo, che segú dal Luglio sino, all'Aprile, quando si concluse l'accomodamento, ogni sorte d'huomini a gara si posero a scriver per guadagnar la gratia del Pontefice, perilche uscirono molto(6) opere, & de' Giesuiti, & d'altri; parte con nome vero, & parte con supposito; alle quali fù risposto dal molte persone erudite, per ributtare le calunnie, & oppugnare le fase dottrine, che tentavano di seminare: La dottrina delli Scrittori Veneti in somma era questa Che Iddio hà costituito due governi nel mondo, uno Spirituale, & l'altro temporale; ciascuno di essi, supremo, & indipendente l'uno dall'altro; L'uno è il ministerio Ecclesiastico, l'altro e il governo politico: Dello Spirituale hà dato la cura a gli Apostoli, & alli suoi successori; del temporale, a' Prencipi, si che gli uni non possano intromettersi in quello, che a gl'altri appartiene; Che il Papa non hà potestà di annullare le Leggi de' Prencipi sopra le cose temporali, ne privarli delli Stati, ne liberare li sudditi dalla soggettione, & che l'inhabilitar' alli Regni, & destituire i Rè, è cosa attentata da 500. anni in quà contra le Scritture, & li essempi di Christo, & delli Santi; Et che l'insegnar, che in caso di controversia tra il Papa, & un Prencipe, sia lecito perseguitarlo con insidie, & forza aperta, & sia remissione delli peccati alli sudditi che si ribellano da lui, è dottrina seditiosa, & sacrilega; che gli Ecclesiastici per Legge Divina non hanno ricevuto alcuna essentione dalla potestà secolare, ne quanto alle persone, ne quanto alla robba loro, mà bene dalli pij Prencipi incominciando da Constantino fino a Federigo II. Hanno havuto varie essentioni, cosi reali, come personali, hora maggiori, hora minori, secondo l'essigenza dei tempi, & convenientia de' luoghi; il che è stato anco fatto nelli altri Regni & Prencipati, havendo sempre, (coś gli Imperatori, come gli altri Prencipi) essentatili dalla potestà delli Magistrati, non peṛ mai dalla sua propria potestà Supremà; & che le essentioni concesse da' Pontefici all'Ordine Clericale, non sono state in alcuni luoghi ricevute: in altri, sono state accettate in parte, & in parte non; & tanto vagliono, quanto sono state ricevute; & non ostante qualunque essentione, il Prencipe hà ogno potestà sopra le persone, & beni loro, quando la necessità del ben publico astringe, o necessità valersi di quelle; & se alcuna essentione fosse abusata con perturbatione della publica tranquillità, il Prencipe sarebbe tenuto provedervi.


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Historia particolare delle cose passate tra il Sommo Pontefice Paolo V e la Serenissima Repubblica di Venezia
di Paolo Sarpi
pagine 236

   





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