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      Letta la lettera, Fresnes fece la sua espositione, dicendo, Che il Rè restava disgustato di non haver cavato se non parole generali in negotio, che tanto importa, & preme: dubita, che la nuova instanza, la quale all'hora faceva con sincerità non apportasse discontento, & fosse interpretata ad altro fine, che il disegnato da lui; non dimeno essendo amico & obligato, per quello, che la Rep. hà operato per lui, come memore de' benefici, prevedendo gli inconvenienti, se ne duole, & si muove senza esser ricercato, acciò non vadano avanti, come necessariamente andarono, se la Rep. non vuole aiutarsi: che il Papa è condesceso a conditioni honeste, & tali, che pare, non dimandi cosa contraria alla dignità & libertà della Republica: dispiacerebbe al Rè, che havendo il Papa giustificato la causa sua appresso il Mondo, quanto all'ordine, (se ben quanto al merito, ogn'una senta per la Republica) ella restasse con tutti li Prencipi Christiani, contra, non potendo manco il Rè, in quel caso, mostrarsi per lei, come farebbe, quando il Papa scostandosi dal giusto, volesse intaccar' la libertà, & pregiudicar' al governo, ne qual caso esso Rè impiegherebbe tutte le sue forze, tutte le armi, & tutti li stati in servitio di sua Serenità: Aggiunse Fresnes, Che la Maestà sua sente tanto dispiacere di non poter haver qualche particolar'intentione sopra questo negotio, che è stata in pensiero di ritirarsi, & non passar più oltre, mà si è risoluta di arrischiar' anco quest'altra prova; & far una replica, pregando, che in gratia sua voglia il Senato confidar' in lui, come amico, & confidente, quello, dove può condescendere per dar qualche sodisfattione al Pontefice, testificando, che quando la Santità sua havesse havuto qualunque cosa, che salvasse la sua riputatione, si sarebbe contentata & qui, passò l'Ambasciator a proponer' diversi partiti Uno fù, Che dal Senato fosse sospesa l'essecutioni delle Leggi, il Protesto publicato contra il monitorio del Papa, con conditione che il Pont. ancora sospendesse per 4. ò 6. mesi il monitorio, & le Censure per poter in quelli, trattar del merito delle cause controverse, mostrò, Che la sospensione delle Leggi prohibitive, l'osservanza delle quali consiste in non facendo, col sospendere, non si veniva però a conceder, che fosse fatto novità alcuna mà quanto alla sospensione del Protesto, non dimandava che si facesse in quelle parti, dove la Repub. giustifica le sue attioni, & però chiama le Censure nulle, & invalide, mà solo in quella parte, dove mostra di esser lontana dall'amicitia del Papa: & se questo modo non satisfacesse intieramente, si trovasse alcun'altro conveniente, che non sarebbe difficile inventare, poiche la cosa in se, è honesta, & che si tratta di parole solamente: & se non paresse che la sospensione del Monitorio per 6. mesi bastasse, si potrebbe, concordare che il Pont. la facesse anco più lungo tempo; Un'altro partito propose,


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Historia particolare delle cose passate tra il Sommo Pontefice Paolo V e la Serenissima Repubblica di Venezia
di Paolo Sarpi
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