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      Non furono così presto passate le Feste, che egli comparve, esponendo, che continuamente pensava all'accommodamento, & che già numerava 53. giorni dopo l'arrivo suo, ne' quali poteva dir non haver fatto niente; & pur non dimandava se non una leggier cosa, che era una sospensione temporanea, della quale era certo, che il Papa si contentarebbe; perche quando non lo facesse, il Rè si ritirerebbe dal favorirlo, il quale vuol bene la sodisfattione della Rep. mà dopo quella del Papa; a sodisfattione del quale quando la Republica havrà fatto qualche cosa in gratificatione del Rè di Francia, non essendo dignità del Rè Catolico; parlare sopra le fatiche d'altri & sopra cose già rifiutate dal Papa: Che per ciò non rifiuta di unirsi con Fresnes, perche anco il suo Rè non rifiuta d'haver altri in compagnia a questa buon'opera; mà ben desidera che le sia detto, che unione possa fare co' Francesi, che aspettava risposte più ample(12), & più chiare di quelle, che li sono state date: Per desiderio di buona riuscita hà portato, & porta ancora patienza, mà desidera dichiaratione di quello, che possa fare, unendosi co' Francesi; Che non resterà di parlare di nuovo a Fresnes, per veder se anch'esso è di questo parere di dimandare al Senato, che si possa dar la parola, che le Leggi non saranno usate mentre si tratterà l'accommodamento, & quando questo non venga abbracciato egli anderà a dir l'ultimo Vale alle sue commissioni; essendo hora mai infastidito di tanta dilatione, per la quale hà acquistato poco honore.


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Historia particolare delle cose passate tra il Sommo Pontefice Paolo V e la Serenissima Repubblica di Venezia
di Paolo Sarpi
pagine 236

   





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