Pagina (182/236)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      In Basilea hebbe il Padavino dal Consiglio risposta gratiosa quanto alla levata: mà quanto al passo, con dilatione, sin che tornassero li Noncij da Soloturno: Perche essendo Basilea porta dell'Elvetia, dovevano prima che introdur militie esterne, haverne il consenso delli suoi.
      In Soloturno comparve un' Gentilhuomo per nome dell'Arciduca Massimiliano, al qual espose, Che havendo intesa l'andata del Secretario Veneto per ottener levata, & passo, il suo Patrone ricercava che fosse impedito l'uno, & l'altro, & questo officio lo faceva per Religione, poi anco, per quiete dell'Elvetia, & de' confinanti: & principalmente per gli stati suoi di Alsatia, per dove dovevano passar i Lorenesi: Questa instanza fù favorita dalli Cantoni Catolici, & particolarmente con molta sollecitudine dal figlio del Collonel Lüsi da Undervalden, che già fù licentiato dalli stipendi della Republica per poca sodisfattione ricevuta da lui: mà i Cantoni Evangelici si opposero, dicendo, che non era costume della natione impedir passo a chi non era per fare cosa dannosa al paese, & pregiudiciale alli vicini & amici, anzi che senz'altro, i Lorenesi potevano passare sfilati con modestia, & senza archibusi, non essendo dover, prohibirglielo, havendo fatto l'istesso 2. anni prima con gli Spagnuoli andando in Fiandra.
      Mà tornando al Padavino, il Verdelli vedendolo risoluto di voler parlar al Conte, per divertirlo da Nansì, lo condusse à Badunville (luogo del Contado di Salma) dove (non essendovi il Conte) fù ricevuto da Monsieur di Therel, Secretario & Thesoriero suo; & accarezzato, & spesato, mà egli non contento si querelò col Verdelli, dicendo, Che sarebbe parso strano alla Rep. che un ministro suo fosse impedito dall'andar innanzi da chi era obligato a servirla, massime dovendo anco trattar col Duca, & con gl'altri figliuoli, & si lamentò anco del Duca sopra questo; Il Verdelli scusò il Duca, che di questo non sapeva niente; Et che Vaudemont era benissimo disposto, mà che il temperamento di farlo fermare; era trovato dai suoi servitori, per fuggire diversi mali incontri, & particolarmente per il Cardinale, che per i suoi interessi era partiale di Roma: Ne quietandosi a questo il Padavino, Verdelli si risolse di andar a Nanzì(17) in posta, & che sarebbe andato ad incontrarlo, & così fù fatto; Andò il Verdelli ad incontrarlo con la carrozza del Duca, & li disse, che sarebbe stato ben veduto da tutti, che il Card. l'havrebbe abbracciato senza scropolo il quale anco si offeriva interponersi all'accommodamento, perche il Papa lo desiderava.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Historia particolare delle cose passate tra il Sommo Pontefice Paolo V e la Serenissima Repubblica di Venezia
di Paolo Sarpi
pagine 236

   





Basilea Padavino Consiglio Noncij Soloturno Perche Basilea Elvetia Soloturno Gentilhuomo Arciduca Massimiliano Secretario Veneto Patrone Religione Elvetia Alsatia Lorenesi Cantoni Catolici Collonel Lüsi Undervalden Republica Cantoni Evangelici Lorenesi Spagnuoli Fiandra Padavino Verdelli Conte Nansì Badunville Contado Salma Conte Monsieur Therel Secretario Thesoriero Verdelli Rep Duca Duca Il Verdelli Duca Vaudemont Cardinale Roma Padavino Verdelli Nanzì Andò Verdelli Duca Card Papa