Pagina (196/236)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Disse il Prencipe, che non si poteva restar di non risponder agli offici di D. Francesco, al quale, (portando innanzi simili, & equivalenti) era necessario dar l'istessa risposta, tanto più, quanto mostra ottima intentione, però si farà castigatamente, & con ogni cautela, che la secretezza resti: Et questo non deve mover li ministri del Rè Christianissimo, poi che già è molto ben noto a tutti, che ogni cosa si fà in sua gratificatione, & che tutto quello che seguirà di bene si dovrà ascriver a lui: Et il Cardinale confessò buona intentione in D. Francesco, affermando, che direbbe il medesimo ad ogn'uno, mà però non credeva, che egli havesse dal suo Rè il potere in questo negotio, quale havevano li Ministri del Christianissimo, perche il termine, che dissegnavano usare col Pont. è pensiero di S.M. sola, nel quale, quando altri vi havesse parte, anderebbe volontieri unito con loro, mà non sapendo se altri habbiano l'istessa facoltà, giudica la secretezza necessaria, dovendosi proceder con desterità, & non dir tutto in una volta, mà valersi di quello che torna commodo per effettuar il negotio.
      Restò fermo il Senato nella deliberatione di communicar il tutto a D. Francesco, così perche egli haveva fatto equivalente propositione, come anco perche all'arrivo del Cardinale, era stato a visitarlo, & haveva offerto di unirsi con lui, essendo ciò, mente & del Papa, & del Rè Catolico, & della Republica, & era passato sino a dire al Cardinale, che militerà sotto le sue insegne; a che havendo il Cardin. risposto, Di non poterli dir altro; perche aspettava certa risposta dalla Rep. restò maravigliato D. Francesco, che il Card. mettesse difficoltà a questa unione; & fece più volte instanza nel Collegio, che li fosse dichiarato, che risposta era quella, che il Cardinale aspettava: & se bene dal Senato gli era communicato ogni cosa, & egli ne era certificato; comprendeva benissimo, non era più per farsi; & per tanto, esso ancora separatamente faceva instanza, Che per far honor al suo Rè, & a lui stesso, si concedesse loro qualche cosa di più, non pregiudiciale, atteso che quantunque il fatto sin qui, fosse molto, tutta via non bastava: mà quando si concedesse una sospensione delle Leggi, per qualche mese, si come hà proposto, tutto resterebbe accommodato, facendosi non dimeno presto, acciò le armi, che sono in pronto, non partorissero qualche scadalo.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Historia particolare delle cose passate tra il Sommo Pontefice Paolo V e la Serenissima Repubblica di Venezia
di Paolo Sarpi
pagine 236

   





Prencipe Francesco Rè Christianissimo Cardinale Francesco Ministri Christianissimo Pont Senato Francesco Cardinale Papa Rè Catolico Republica Cardinale Cardin Rep Francesco Card Collegio Cardinale Senato Leggi