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      Mà perche era passato a notitia del Rè, che se il Conte di Fuentes restava lungamente armato, era necessario che seguisse qualche inconveniente, perche disgustava tutte le Città dello Stato con gli alloggiamenti, contra li privilegi loro, (se ben egli pretendeva di esser ringratiato d'haver' interrotti li privilegi a quella gran Città senza moto) vennero in risolutione di commandarglielo assolutamente: onde quelli del Consiglio, (che erano alieni dal veder moto in Italia) consideravano, la concordia non solo haverli liberati dalle molestie d'una guerra piena di pericoli, mà esser' anco stata inutile, per gli inconvenienti, che havrebbono potuto occorrere per il cervello del Conte, difficile ad esser maneggiato: & per la varietà del Papa, non fermo nelle sue deliberationi.
      Il 12. giorno di Maggio D. Inico diede conto al Prencipe dell'ordine ultimo venuto al Conte di Fuentes, che onninamente disarmasse & dimandò passo per il Dominio della Rep. alli Alemanni del Madruccio, da ritornar a casa loro; il qual li fù cortesemente concesso; che passassero disarmati, & alla sfilata, 1500 di essi volevano far la via de' Grisoni, mà da loro li fù negato il passo, onde essi ancora furono sforzati far la via del Lago di Garda per lo stato della Republica. Certa cosa è che la spesa fatta per li moti di Roma, & de' Grisoni dal Conte di Fuentes ascende a 80000. scudi, non computate le spese fatte dalle Communità delle Città & territori, che sono somma inestimabile.
     
     
     
      IL FINE.


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Historia particolare delle cose passate tra il Sommo Pontefice Paolo V e la Serenissima Repubblica di Venezia
di Paolo Sarpi
pagine 236

   





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