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      In generale tuttavia il limite estremo della geografia, anche per gli Assiri, fu quello segnato dalle loro armi. Ancora per Assurbanipal, che fu l'ultimo dei conquistatori Niniviti, la Lidia era "un paese lontano al di là dal mare, di cui i re suoi antecessori non avevano mai udito il nome".
      IL CALENDARIO. - In origine la prima unità per la misura del tempo fu dovunque il giorno solare. Ma la numerazione di molti giorni essendo incomoda e spesso soggetta ad errore, si finì per scoprire che alla misura d'intervalli alquanto lunghi poteva benissimo servire, almeno nei paesi di non troppo alta latitudine34, il ritorno periodico delle fasi lunari e le epoche date dai novilunii apparenti, cioè da quei giorni, in cui, dopo esser stata occultata per qualche tempo sotto il Sole, la Luna nuova appariva in occidente dopo il tramonto. Perciò troviamo che tutti i popoli, con pochissime eccezioni, hanno fin da principio adottato come elemento essenziale della loro cronologia il mese lunare, e si sono studiati di metterlo in armonia coll'altro elemento, ugualmente importante, dell'anno solare, dal quale è determinato il periodo delle stagioni e di tutto ciò che colle stagioni si connette. Il problema di stabilire quest'armonia fra il mese e l'anno fu sciolto in alcuni casi (come presso i Babilonesi e presso i Greci) in modo abbastanza esatto per la pratica. Altri invece si contentarono di soluzioni approssimate ed elusero la difficoltà col far dipendere il calendario unicamente dal corso del Sole.


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Scritti sulla storia della astronomia antica
Tomo I
di Giovanni Virginio Schiaparelli
pagine 604

   





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