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      In una tavoletta del Museo Britannico37 si descrivono alcune stelle che appunto servivano a quest'uso nei quattro primi mesi dell'anno. Essa comincia così: L'asterismo Dilgan nel mese di Nisannu fa il suo levare eliaco. Tutte le volte che questo asterismo rimane invisibile, il suo mese non sia messo in conto38. La stessa cosa si trova detta per le stelle (od asterismi) corrispondenti ad altri mesi. Il senso è questo: che quando la stella corrispondente ad un mese non diventava visibile (cioè non faceva il levare eliaco) in quel mese, il suo mese conservava il proprio nome, ma non era contato come uno dei dodici mesi dell'anno, e per compir l'anno occorreva l'addizione di un 13° mese.
      Le stelle scelte come indicatrici erano per lo più molto brillanti, perchè dovevano riuscir facilmente osservabili nell'aurora prima del levar del Sole. Questa limitazione nella scelta rendeva impossibile di trovare una tal serie di stelle, che facessero il loro levare eliaco ad un mese d'intervallo l'una dall'altra. Senza dubbio è avvenuto più d'una volta che la stella indicatrice di un mese attestasse la necessità dell'intercalazione, mentre un'altra dava segno del contrario, ed appariva al mattino ancora prima che finisse il mese corrispondente. Da queste incertezze dobbiam ritenere sian nate le irregolarità che s'incontrano nella serie degli anni intercalari. È accaduto talvolta che si facesse intercalazione per due anni di seguito, ed altre volte si trova uno spazio di quattro anni fra due intercalazioni consecutive.


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Scritti sulla storia della astronomia antica
Tomo I
di Giovanni Virginio Schiaparelli
pagine 604

   





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