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      Il numero delle eclissi di ciascuna serie è generalmente di cinque o di sei; l'intervallo fra due eclissi consecutive è di sei mesi lunari, o di 177,2 giorni in media. Ogni serie comincia ora con una, ora con due eclissi parziali; il mezzo della serie è quasi sempre occupato da due eclissi totali; la serie poi finisce ora con una, ora con due eclissi parziali. Le diverse serie sono separate l'una dall'altra da un lungo intervallo senza eclissi di luna, il quale quasi sempre abbraccia 17 lunazioni50). Questa chiara e semplice disposizione di cose non risulta con troppa evidenza nel nostro calendario, fondato sull'uso di mesi puramente convenzionali; ma doveva presto manifestarsi nel calendario babilonese, in cui la vera unità fondamentale è il mese lunare. Incominciata una serie, di sei in sei mesi doveva aspettarsi, entro i limiti di essa serie, un'eclisse di Luna, tutte le volte che la Luna nel plenilunio era visibile. Quando la Luna faceva il plenilunio sotto l'orizzonte, o quando il cielo era annuvolato, l'eclisse non era osservabile; ma l'astronomo sapeva rendersi completa ragione del fatto, e non aveva alcuna ragione di dubitare che il fenomeno non fosse realmente avvenuto. - Se adunque in un plenilunio era osservata un'eclisse, e nel plenilunio avvenuto sei mesi prima la Luna era stata visibile, ma non eclissata, era ovvio concludere, che una nuova serie era cominciata, e che quattro o cinque volte ancora di sei in sei mesi ogni plenilunio sarebbe stato eclittico, fosse visibile la Luna o no.


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Scritti sulla storia della astronomia antica
Tomo I
di Giovanni Virginio Schiaparelli
pagine 604

   





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