Pagina (158/604)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Concludiamo. Se nel testo di Giobbe XXXVII, 9 si potesse leggere mizreh, noi dovremmo in esso riconoscere senz'altro il grande ventilabro rappresentato dalle stelle dell'Orsa Maggiore. Ma dovendosi leggere ad ogni modo o mizrīm al plurale, o mizrajim al duale, comprenderemo subito, non trattarsi qui d'un ventilabro solo; e che le Orse anche presso di noi essendo due, la seconda lettura calza perfettamente al caso, ed č preferibile alla prima. Cosi veniamo ad apprendere che gli antichi Ebrei oltre alla grande, conobbero anche la piccola Orsa, entrambe rappresentate sotto forma d'un ventilabro. Nč questo puņ recare alcuna sorpresa. Č storicamente certo, che i Fenici (ed č quanto dire i Cananei) si servivano dell'Orsa Minore per trovare in mare la direzione del Nord: per la qual cosa i Greci, che da loro ne appresero l'uso, davano ad essa il nome di F??????.
      Quand'anche pertanto gli Ebrei non avessero notato quella costellazione per proprio conto (come per proprio conto seppero notarla gli Arabi), avrebbero sempre potuto impararla dai Cananei, coi quali vissero commisti in Palestina per pił secoli, finchč finirono per assorbirli ed assimilarli totalmente. Le cinque lettere del testo qui discusso, che finora furono lette mezarīm, devono invece esser puntate in modo da leggersi mizrajim; e significano i due ventilabri, equivalenti a ciņ che noi chiamiamo le due Orse. Cosi vien confermata, almeno nel suo concetto principale, la tradizionale interpretazione conservataci dai LXX e dalla Vulgata.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Scritti sulla storia della astronomia antica
Tomo I
di Giovanni Virginio Schiaparelli
pagine 604

   





Giobbe XXXVII Orsa Maggiore Orse Ebrei Orsa Fenici Cananei Orsa Minore Nord Greci Ebrei Arabi Cananei Palestina Orse Vulgata