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      Accingi da uomo i tuoi lombi; io ti interrogherò, e rispondimi. Dov'eri tu, quand'io poneva i fondamenti della terra? dimmelo, se ne hai conoscenza. Chi ne ha disposto le misure, se tu lo sai? e chi vi ha teso sopra la fune per misurarla? Su che sono fondate le sue basi, e chi ne ha posto le pietre angolari, quando gli astri del mattino esultavano, e giubilavano tutti i figli di Dio? E chi rinchiuse il mare con porte quando esso venne fuori come dalla matrice, mentre io faceva le nuvole per suo vestimento, e lo avvolsi nella caligine come il fanciullo nelle fasce? Io gl'imposi allora la mia legge, e lo chiusi intorno con sbarre e cancelli, e dissi: fin qui tu arriverai e non più avanti; e qui si romperà la furia delle tue onde. Hai tu, da che fosti in vita, fatto venir la mattina, ed assegnato all'aurora il suo luogo?... Sei tu penetrato fino alle sorgenti del mare, ed hai tu passeggiato nel profondo dell'abisso? Forse che ti furono aperte le porte della morte, ed hai veduto l'ingresso alle tenebre? Hai tu compreso l'estensione della terra? dimmelo, tu che sai tutto; e da qual parte sia la via della luce e la sede delle tenebre, affinchè tu possa condurle al luogo loro, insegnando la strada? Tu lo sai di certo! perchè allora eri già nato, e grande è il numero dei tuoi giorni.
      Sei tu entrato nei serbatoi della neve, ed hai veduto le conserve della grandine, che io ho serbato per il tempo dell'inimicizia, per i giorni della guerra e della pugna? Per qual via si espande la luce, e il vento si diffonde sopra la terra?


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Scritti sulla storia della astronomia antica
Tomo I
di Giovanni Virginio Schiaparelli
pagine 604

   





Dio