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      Quanto a theman, esso significa il lato destro, e (per gli Ebrei, che si orientavano volgendo la faccia al levante) segnava pure la direzione del mezzodì e il vento australe. Combinando queste significazioni col fatto che qui si tratta senza dubbio di asterismi celesti, Lutero ha interpretato chadrê theman per die Sterne gegen Mittag, Diodati per i segni che sono in fondo all'Austro; l'uno e l'altro ottimamente a parer mio. L'autore del libro di Giobbe senza dubbio ha voluto indicare qualche splendida costellazione fra le più australi del suo orizzonte. La ricerca d'una tale costellazione non sarebbe difficile, se nell'intervallo fra l'epoca dello scrittore e la nostra non fosse intervenuto il fatto della precessione; in forza del quale molte stelle australi, che quando fu scritto il libro di Giobbe erano visibili in Palestina (cioè presso a poco sotto la latitudine di 32° Nord), ora sotto quella stessa latitudine non si vedono più, o inversamente. Anzi tutto bisognerà dunque procurarsi un'immagine alquanto esatta del cielo australe per l'anno 750 avanti Cristo, che supponiamo rappresentare l'epoca del libro di Giobbe. Su questa, com'è noto, gli studiosi della letteratura ebraica non hanno ancora potuto mettersi d'accordo213; fortunatamente per noi tre o quattro secoli in più od in meno non cambiano essenzialmente i termini della questione.
      48. Sopra un globo che rappresenti con una certa accuratezza lo stato attuale del cielo stellato, si segni il punto, di cui l'ascension retta è 17° e la declinazione australe di 75°. Tal punto indicherà prossimamente la posizione che aveva fra le stelle il polo antartico del cielo l'anno 750 avanti Cristo.


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Scritti sulla storia della astronomia antica
Tomo I
di Giovanni Virginio Schiaparelli
pagine 604

   





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