Pagina (227/604)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      53. Con questo siamo in grado di proporre una plausibile congettura circa la vera lettura e circa l'origine del nome, che nel testo puntato dei Massoreti oggi si legge scritto mezarim. Faremo primieramente osservare, che le cinque lettere ebraiche con cui nel testo originale non puntato fu scritto quel nome, si possono leggere egualmente bene, con puntazione alquanto diversa, mizrîm od anche mizrajim; delle quali due parole l'una è il plurale, l'altra il duale del nome mizreh. Questo nome poi significa ventilabro, cioè l'istrumento, con cui si spande nell'aria il grano per mondarlo224; ed ha, al par di mezarim, la sua radice nel verbo già sopra citato zarah, il quale oltre al significato di dispersit ha anche quelli di expandit, ventilavit.
      Ora è facile vedere, considerando la disposizione dei sette Trioni, che la loro figura può assimilarsi ad un ventilabro altrettanto bene (od anzi forse meglio) che ad un'orsa, o ad un carro. Non male infatti la parte cava del ventilabro, nella quale si pone il grano, può rappresentarsi colle quattro stelle a ß ? d del quadrilatero: mentre le stelle e ? ? assai bene possono formarne il manico. Seguendo un'idea analoga gli antichi Cinesi avevan ravvisato nelle sette stelle la figura di una mestola (istrumento che nella forma appena differisce dal ventilabro), anche qui col cavo in a ß ? d, e col manico in e ? ?225. L'ipotesi che gli Ebrei, anzitutto agricoltori, abbiano potuto assimilare la figura delle sette stelle ad un ventilabro, non manca dunque di base226.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Scritti sulla storia della astronomia antica
Tomo I
di Giovanni Virginio Schiaparelli
pagine 604

   





Massoreti Trioni Cinesi Ebrei