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      Costellazione del Ventilabro secondo gli Ebrei
     
      Concludiamo. Se nel testo di Giobbe (XXXVII, 9) si potesse leggere mizreh, noi dovremmo in esso riconoscere senz'altro il grande ventilabro rappresentato dalle stelle dell'Orsa Maggiore. Ma dovendosi leggere ad ogni modo mizrīm al plurale, o mizrajim al duale, comprenderemo subito, non trattarsi qui di un ventilabro solo; e che le Orse anche presso di noi essendo due, ambe le letture calzano perfettamente al caso. Cosi veniamo ad apprendere che gli antichi Ebrei oltre alla grande, conobbero anche la piccola Orsa, anch'essa rappresentata sotto forma d'un ventilabro. Nč questo puņ recar alcuna sorpresa. Č storicamente certo, che i Fenici (ed č quanto dire i Cananei) si servirono dell'Orsa Minore per trovare in mare la direzione del Nord; per la qual cosa i Greci, che da loro ne appresero l'uso, davano ad essa il nome di F??????. Quand'anche pertanto gli Ebrei non avessero notato quella costellazione per proprio conto (e per proprio conto seppero notarla gli Arabi), avrebbero sempre potuto impararla dai Cananei, coi quali vissero commisti in Palestina per pił secoli, sinchč finirono per assorbirli ed assimilarli totalmente.
      Le cinque lettere del testo qui discusso, che finora furono lette mezarīm, devono invece esser puntate in modo da leggere mizrīm o mizrajim; e significano i ventilabri o i due ventilabri, equivalenti a ciņ che noi chiamiamo le due Orse. Cosģ vien confermata, almeno nella sua sostanza, la tradizionale interpretazione conservataci dai LXX e dalla Vulgata227.


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Scritti sulla storia della astronomia antica
Tomo I
di Giovanni Virginio Schiaparelli
pagine 604

   





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