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      Quando pertanto leggiamo nel IV dei Re la serie... Sole, Luna, mazzaroth e tutta la milizia del cielo, ci si presenta spontaneamente l'idea, che mazzaloth sia l'astro più luminoso dopo il Sole e la Luna, e come tale degno di essere distinto da tutta la milizia del cielo: sia in altri termini, il pianeta Venere, come suppone la Vulgata234, e come opinava pure Teodoreto. Non ugualmente bene giustificata, ma tuttavia ancora ragionevole apparirà l'opinione accennata da San Giovanni Crisostomo, che identificava mazzaloth con Sirio. Sirio infatti è la più lucente di tutte le stelle propriamente dette.
      59. Ad un risultato molto diverso si perviene esaminando la relazione che può correre fra mazzaroth e le costellazioni mezarim, qui sopra esaminate §§ 51-53; che per argomenti abbastanza plausibili vedemmo potersi identificare colle due Orse. Questa relazione è stata considerata come una completa identità già dal celebre Aquila, che nel II secolo di Cristo tradusse in greco l'Antico Testamento. Nei frammenti che ci rimangono di questa versione egli rende mezarim per µa????: che dal µa?????? dei LXX differisce come il singolare dal plurale. L'identità di mezarim e di mazzaroth era sembrata probabile anche al gran commentatore Abramo Aben Ezra, e pare che ancora su questo fondamento il Diodati abbia tradotto mazzaroth per "segni settentrionali". E veramente in favore di tale identità si possono addurre argomenti non ispregevoli, tratti dall'analisi dei due vocaboli quali stanno scritti nel testo non puntato.


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Scritti sulla storia della astronomia antica
Tomo I
di Giovanni Virginio Schiaparelli
pagine 604

   





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