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      Nel supposto anno naturale il 1° di Thoth era (secondo che il Mahler suppone) il giorno delle primizie, era il 1° Thoth naturale. Retrocedendo di 50 giorni si arrivava al 16 di Epiphi naturale. Ora nota il Mahler che anche presso gli Ebrei vi era una festa delle primizie, chag habikkurim, dopo la mietitura442; ed anche qui retrocedendo di 50 giorni si arrivava al 16 di Abīb, giorno dell'offerta solenne delle prime spiche o dell''omer443. La rassomiglianza delle due date 16 Epiphi naturale e 16 Abīb č sembrata al prof. Mahler tanto dimostrativa da suggerirgli addirittura non solo la derivazione del nome Abīb da quello di Epiphi, ma un'altra conclusione ancora ben altrimenti grave; che cioč la festa delle primizie o delle settimane presso gli Ebrei fosse nulla pił. che una imitazione della festa del 1° Thoth naturale, in cui si sarebbe fatta dagli agricoltori egiziani la presentazione delle primizie ai loro templi444. Seguendo questa linea di ragionamento si verrebbe a concludere che una parte dei riti mosaici sia d'origine egiziana, e che l'anno usato dagli Ebrei durante il loro soggiorno in Egitto corresse parallelamente all'anno naturale degli Egiziani con 12 mesi di 30 giorni e con un'appendice di 5-6 giorni intercalari. I mesi lunari sarebbero un'istituzione posteriore all'esodo, dovuta forse al contatto coi Cananei.
      Gią si č accennato che l'unica base di tutte queste deduzioni č costituita dalla supposizione arbitraria che nella seconda delle convenzioni scolpite nella tomba di Haptzefāā a Siūt, l'offerta dei pani e la riscossione delle primizie avessero luogo nel medesimo giorno.


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Scritti sulla storia della astronomia antica
Tomo I
di Giovanni Virginio Schiaparelli
pagine 604

   





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