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      Io credo come cosa probabile, che Filolao non attribuisse affatto alle stelle alcun movimento: sia perchè avesse una ragione di non farlo, nella inutilità stessa di una tale supposizione: sia perchè la forza motrice residente nel fuoco periferico dell'Olimpo fosse da lui impiegata appunto a distruggere l'azione che sulle stelle fisse poteva esercitare il principio animatore contenuto nel fuoco centrale. E la ragione che m'induce a creder ch'ei non attribuisse alle stelle alcun movimento sta nella durata che, secondo la testimonianza di Censorino, scrittore in queste cose assai accurato, Filolao attribuiva al grande anno; la quale era di soli 59 anni solari, ciascuno di 364 1/2 giorni518. Ora il grande anno presso gli antichi era, come si può vedere dal Timeo di Platone, una durata di tempo esattamente multipla di tutte le rivoluzioni celesti, in capo alla quale tutte le posizioni e i movimenti degli astri tornavano a riprodursi esattamente. Questa condizione nel grande anno di Filolao si verifica egregiamente, purchè tuttavia si escluda qualunque supposizione di un movimento delle stelle fisse. Infatti, moltiplicando 364 1/2 giorni per 59, si ottiene per la durata del grande anno 21,505 1/2 giorni; ed in questa durata si contengono molto approssimativamente 2 rivoluzioni di Saturno, 5 di Giove, 31 di Marte, 59 del Sole, di Mercurio e di Venere, e 729 della Luna519. È assai verisimile, che se Filolao avesse attribuito alle stelle un movimento qualunque, ne avrebbe compreso il periodo nel suo grande anno: ciò che evidentemente non fece.


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Scritti sulla storia della astronomia antica
Tomo I
di Giovanni Virginio Schiaparelli
pagine 604

   





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