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      ? ... La patria di Seleuco era Seleucia sul Tigri, come consta dallo stesso Strabone (XVI, 1).
      XLIX. Illo quoque pertinebit hoc excussisse, ut sciamus, utrum mundus Terra stante circumeat, an mundo stante Terra vertatur. Fuerunt enim qui dicerent, nos esse, quos rerum natura nescientes ferat, nec coeli motu fieri ortus et occasus, ipsos oriri et occidere. Digna res est contemplatione, ut sciamus in quo rerum statu simus; pigerrimam sortiti, an velocissimam sedem; circa nos Deus omnia, an nos, agat". Occorrerà anche ricercare, se il mondo si aggiri intorno alla Terra immobile, o se la Terra si muova stando fisso il mondo. Dissero infatti alcuni, che noi ci moviamo a nostra insaputa, e il levare e il tramonto degli astri non esser prodotto dal movimento del cielo, ma dal nostro. È cosa degna d'esser esaminata, se vogliamo sapere come sono le cose: se la nostra sede sia immobile, oppure velocissima: se Dio conduca in giro noi, oppure l'universo intorno a noi". SENECA, Natural. Quaest. VII, 2.
     
      INDICEI. - ASTRONOMIA DELL'ANTICO ORIENTE
     
      I. - OSSERVAZIONI E CALCOLI DEI BABILONESI SUI FENOMENI DEL PIANETA VENERE
     
      II. - LE OPPOSIZIONI DI MARTE SECONDO GLI OSSERVATORI BABILONESI
     
      III. - I PRIMORDI DELL'ASTRONOMIA PRESSO I BABILONESI
     
      IV. - I PROGRESSI DELL'ASTRONOMIA PRESSO I BABILONESI
     
      V. - INTERPRETAZIONE ASTRONOMICA DI DUE PASSI DELLIBRO DI GIOBBEAPPENDICE. - I nomi dei punti cardinali e dei venti presso gli Ebrei
     
      VI. - L'ASTRONOMIA NELL'ANTICO TESTAMENTOPrefazione all'edizione inglese


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Scritti sulla storia della astronomia antica
Tomo I
di Giovanni Virginio Schiaparelli
pagine 604

   





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