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      160 ?????????? progressioni in avanti, cioè in antecedentia o verso occidente, che equivale alle retrogradazioni. Veramente la massima luce di Venere non succede nel mezzo delle sue retrogradazioni.
      161 È DÀ NOTARE, CHE TUTTE QUESTE NOTIZIE APPARTENGONO A SOSIGENE, IL QUALE AVEA SU TALE ARGOMENTO IDEE MOLTO PIÙ ESATTE, CHE NON LA MAGGIOR PARTE DEGLI ASTRONOMI FINO DOPO TICONE. ANCORA SUL PRINCIPIO DEL SEC. XVII SI DUBITAVA DA ALCUNI DELLA POSSIBILITÀ DI UN’ECLISSE TOTALE. SOSIGENE, NEI SUOI LIBRI ???? ??? ????????????, CITATI DA PROCLO, SCRIVEVA «CHE IL SOLE NELLE ECLISSI PERIGEE OLTREPASSA CO’ SUOI LEMBI IL DISCO LUNARE, COI QUALI ILLUMINA SENZ’IMPEDIMENTO». ONDE SI VEDE CHE SOSIGENE CONOSCEVA LE VARIAZIONI DEL DIAMETRO APPARENTE TANTO DEL SOLE CHE DELLA LUNA. ANCHE QUI, NEL TRATTARE DIRETTAMENTE DELLE SFERE REVOLVENTI, EGLI AVEVA PROBABILMENTE PER SCOPO DI CONFUTARE QUEL SISTEMA, DIMOSTRANDO CHE LA DISTANZA DEL SOLE DA NOI È VARIABILE. (V. PROCLI, HYPOTYPOSES, ED. HALMA, P. 111).
      162 Oggi perduti
      163 Tutti questi ragionamenti sui dubbi d’Aristotele intorno alle sfere omocentriche non debbono illudere il lettore: essi servono a scusare la defezione dei peripatetici dalle revolventi dello Stagirita, e l’adesione che (con buone ragioni) essi diedero, dietro l’esempio di Sosigene, alla teoria degli eccentri e degli epicicli.
      164 Metaphys. XII, 8.
      165 NEL PASSO CHE FORMA LA NOSTRA APPENDICE I.
      166 Tanto Brandis e Karsten quanto il Codice di Torino, leggono: ???? ?????? ??? ???????? ?????: ciò che importa 31000 in luogo di 1903, numero dato dal latino e dall’edizione aldina.


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Scritti sulla storia della astronomia antica
Tomo II
di Giovanni Virginio Schiaparelli
pagine 438

   





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