Pagina (40/336)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Anche nell’Europa e nell’Asia lo studio diligente delle origini storiche attesta dovunque l’uso iniziale di un calendario puramente lunare. Ciò non ha bisogno d’alcuna dimostrazione pei Semiti in genere, per gli antichi Elleni e per i Cinesi. Ma anche presso quelle nazioni, che fin dal principio della loro storia appaiono già in possesso di un calendario solare, quali sono gli Egiziani, i Persiani, gli Arii dell’India e i Tartari Jakuti (e secondo l’opinione di alcuni anche i Romani), appare dovunque senza eccezione il periodo mensile, ridotto a pura convenzione, più o meno aberrante dalla vera durata del mese naturale, o alcuna volta bizzarramente ridotto a durata disuguale come avviene nel calendario Giuliano. Questo fatto non può essere altrimenti spiegato che coll’ammettere presso tutti quei popoli un uso anteriore della lunazione. Poiché è evidente, che se la Luna non avesse esistito, l’idea del mese di trenta giorni non sarebbe nata così concordemente fra popoli tanto distanti di tempo o di luogo quali sono i Peruviani, gli Egiziani ed i Jakuti.
      DA QUESTA RASSEGNA, LA QUALE, COMECHÈ ASSAI INCOMPLETA, PURE SI ESTENDE A POPOLI DI EPOCHE E STATI DIVERSISSIMI SPARSI SU TUTTA LA SUPERFICIE DELLA TERRA, RACCOGLIAMO COME CONCLUSIONE, CHE PER GLI UOMINI PRIMITIVI, DOPO IL GIORNO, IL PRIMO MODO DI COMPUTARE IL TEMPO È STATO L’USO DEL MESE NATURALE, DEFINITO DALL’INTERVALLO DI DUE NOVILUNI CONSECUTIVI IL PIÙ DELLE VOLTE, MA ANCHE TALORA DALL’INTERVALLO DI DUE PLENILUNI, COME SI È VEDUTO PER L’AFRICA AUSTRALE. L’OSSERVAZIONE FACILISSIMA DELLE FASI LUNARI, E SOPRATUTTO LA DISPARIZIONE DELLA LUNA AD OGNI NOVILUNIO, HANNO FORNITO IL MODO DI ASSEGNARE UN DATO TERMINE DI TEMPO ENTRO UNO O DUE GIORNI D’INCERTEZZA; CIÒ CHE DAL PERIODO ANNUO DELLE STAGIONI E DAI FENOMENI DELLA NATURA NON SI SAREBBE MAI POTUTO CONSEGUIRE. QUASI DAPPERTUTTO ADUNQUE NOI TROVIAMO CHE GLI UOMINI SI SON CONTENTATI DI SEGUIRE IL CORSO PARALLELO DEI DUE PERIODI, MENSTRUO ED ANNUO, USANDONE A VICENDA SECONDO IL BISOGNO E SECONDO L’OPPORTUNITÀ. MA FRA LE NAZIONI SE NE TROVARONO ALCUNE DOTATE D’ INTELLETTO PIÙ VIVO O SPINTE DA PARTICOLARI NECESSITÀ, LE QUALI COMPRESERO IL VANTAGGIO DI POTERE, COLL’AIUTO DELLA LUNA, DISTRIBUIRE MEGLIO I LAVORI, LE FESTE E LE ALTRE OCCORRENZE, CHE DIPENDEVANO DALLA VICENDA DELLE STAGIONI; ONDE NACQUE IL PROBLEMA PIÙ FAMOSO DEL CALENDARIO, QUELLO DI COORDINARE IL CORSO DEL SOLE COL CORSO DELLA LUNA. NOI POSSIAMO VEDERE ANCHE OGGI PRESSO ALCUNI POPOLI I PRIMI TENTATIVI FATTI PER RISOLVERE UN TALE PROBLEMA.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Scritti sulla storia della astronomia antica
Tomo III
di Giovanni Virginio Schiaparelli
pagine 336

   





Europa Asia Semiti Elleni Cinesi Egiziani Persiani Arii India Tartari Jakuti Romani Giuliano Luna Peruviani Egiziani Jakuti