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      LA MEDESIMA CONCLUSIONE SI DEDUCE DALLE RELAZIONI DEI MESI COLLA LITURGIA EGIZIA. ERODOTO ATTESTA70 CHE PRESSO GLI EGIZIANI OGNI MESE ED OGNI GIORNO DEL MESE ERANO MESSI SOTTO LA PROTEZIONE DI UNA DIVINITÀ SPECIALE, INFATTI SOPRA MOLTI MONUMENTI È SPESSO RAFFIGURATA LA SERIE DEI MESI PERSONIFICATI IN DODICI IMMAGINI PROVVEDUTE DI EMBLEMI PARTICOLARI. UNO DEGLI ESEMPLARI PIÙ ANTICHI DI TALE RAPPRESENTAZIONE FU SCOPERTO DA CHAMPOLLION NEL SOFFITTO DI UNA DELLE SALE DEL PALAZZO DETTO IL RAMESSEO DI TEBE, E DATA DAI TEMPI DI RAMESSE III DETTO IL GRANDE, AUTORE DI QUELL’EDIFICIO. UNA COPIA, TRATTA DAL DISEGNO DI CHAMPOLLION È RIPRODOTTA DA BIOT71. ALTRE SIMILI RAPPRESENTAZIONI CON LEGGERE VARIANTI SONO SPARSE IN LUTTO L’EGITTO, E MOLTE SE NE POSSONO CONTARE NELLA SOLA RACCOLTA DELLE ISCRIZIONI CALENDARIE EGIZIANE FATTE DA DÜMICHEN72.
      Ora se noi consideriamo la serie del Ramesseo, di cui l’ordine naturale va da destra a sinistra, troviamo tra i mesi di Mesori e di Thoth intercalato un disegno rappresentante un cinocefalo assiro sopra un nilometro. Non sarei in grado di dire se questa figura abbia relazione coi giorni epagomoni, che appunto si solevano intercalare alla fine dell’anno dopo Mesori e prima del Thoth dell’anno consecutivo. Ciò che sembra fuor di dubbio è questo; che il nilometro, simbolo del colmo dell’inondazione, interposto fra Mesori e Thoth, significa chiaramente che al principio di quest’ultimo aveva luogo la massima piena, segnalante, come sopra si è detto, il cominciare della tetramenia della vegetazione.


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Scritti sulla storia della astronomia antica
Tomo III
di Giovanni Virginio Schiaparelli
pagine 336

   





Ramesseo Mesori Thoth Mesori Thoth Mesori Thoth