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      L’idea del periodo dell’intercalazione quadriennale introdotto da Giulio Cesare, è nata, come ognun sa, in Egitto, e fu posto in opera da Sosigene alessandrino: niente vi ha di assurdo nel supporre che Sosigene l’abbia appresa dai sacerdoti egiziani; più naturale ancora è che questi ne abbian menato vanto presso gli stranieri, come di cosa loro appartenente. Ma che l’intercalazione quadriennale vigesse nel calendario religioso e civile degli Egiziani nei tempi anteriori alla riforma giuliana, è negato nella maniera più esplicita dal primo testo di Strabone. Infatti ivi si racconta che i sacerdoti egizi sapevano la vera durata dell’anno, ma che l’avevano celata agli Elleni125; ora come ciò avrebbe potuto avvenire, se l’intercalazione quadriennale fosse stata d’uso corrente? come era possibile nascondere ai Greci dominatori la vera natura del calendario impiegato presso gli Egiziani nativi? Così mentre dal secondo testo parrebbe potersi trarre un argomento favorevole all’uso di un anno fisso anteriore all’alessandrino, il paragone dei due lo confuta nel modo più solenne.
      NÉ PIÙ DECISIVE SEMBRANO LE TESTIMONIANZE DI DUE ALTRI SCRITTORI, I QUALI AFFERMANO AVER GIULIO CESARE IMPARATO DAGLI EGIZIANI L’INTERCALAZIONE QUADRIENNALE. DIONE CASSIO (L. XLIII, C. 26) SCRIVE DELLA RIFORMA DI CESARE: «ESSA FU IL RISULTATO DELLA SUA DIMORA IN ALESSANDRIA: MENTRE PERÒ QUIVI I MESI SI FANNO DI SOLI 30 GIORNI E SI COMPLETA L’ANNO AGGIUNGENDONE ALTRI 5, CESARE RIPORTÒ QUESTI, COME PURE 2 ALTRI SOTTRATTI AL FEBBRAIO, SOPRA ALTRI MESI. MA IL GIORNO CHE È FORMATO DAI QUATTRO QUARTI INTERCALÒ EGLI PURE (??? ????? ????????) OGNI QUATTRO ANNI». MACROBIO È ANCHE PIÙ ESPLICITO DICENDO DI CESARE (SATUR?. L. I, C. 14): «IMITANDO GLI EGIZIANI, SOLI CONOSCITORI DI TUTTE LE COSE DIVINE, RIDUSSE L’ANNO AL NUMERO PRESCRITTO DAL SOLE, CHE FA IL SUO CORSO IN 365 GIORNI ED UN QUARTO». IDELER OSSERVA A QUESTO PROPOSITO, CHE AMBIDUE QUESTI AUTORI SI MOSTRANO IGNORANTI DELLA CRONOLOGIA, E CHE MACROBIO FA VEDERE IN ALTRO LUOGO, CHE NON AVEVA NEPPURE LA MINIMA NOTIZIA DELL’ANNO VAGO; PER LUI ERA QUINDI NATURALE SUPPORRE CHE CESARE AVESSE COPIATO L’ANNO ALESSANDRINO. QUANTO A DIONE CASSIO, VISSUTO QUASI 300 ANNI DOPO CESARE, POTÈ FACILMENTE ESSER CONDOTTO ALLA FRASE ??? ????? ???????? DAL FATTO CHE CESARE EFFETTIVAMENTE IMPARÒ IN EGITTO LA VERA DURATA DELL’ANNO, E INCARICÒ DI ORDINARE LA RIFORMA UN EGIZIANO.


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Scritti sulla storia della astronomia antica
Tomo III
di Giovanni Virginio Schiaparelli
pagine 336

   





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