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      IN EGUAL MODO SI TROVA CHE FANNO SEQUELA CONTINUATA NEL TEMPO LE RIVOLUZIONI SINODICHE CONTENUTE NELLE DIVERSE LINEE ORIZZONTALI. SE CIÒ È, DEVE CIASCUNA DATA DELLA COLONNA IV ESSERE DI CIRCA 8 MESI ANTERIORE A QUELLA DATA DELLA LINEA SEGUENTE CHE È CONTENUTA NELLA COLONNA I. INFATTI SECONDO LE EFFEMERIDI, OGNI APPARIZIONE ORIENTALE DEVE PRECEDERE DI CIRCA OTTO MESI LA CONSECUTIVA DISPARIZIONE ORIENTALE. ANCHE QUI LA COSA SI VERIFICA ABBASTANZA DOVUNQUE I NUMERI SIANO ANCOR LEGGIBILI. LE DIFFERENZE SONO
     
      Tutte le rivoluzioni sinodiche sembrano dunque far seguito le une alle altre, e costituire così una serie unica non interrotta.
      Ma si può dare di questo una prova anche più rigorosa. Abbiamo dimostrato più sopra (§ 7 n. IV) che se in un certo giorno di un certo mese lunare, uno dei quattro fenomeni di Venere è stato osservato, lo stesso fenomeno dopo otto anni dovrà ripetersi nel medesimo mese, con una anticipazione di circa quattro giorni. Otto anni equivalgono prossimamente a cinque rivoluzioni sinodiche. Ne segue che, data la continuità dell’intera serie, ogni data del nostro quadro dovrebbe ripetersi nella stessa colonna verticale cinque linee più basso, diminuita di circa quattro giorni; ciò nell’ipotesi che non esistano irregolarità nel calendario lunisolare, e che non vi siano errori di osservazione e di scrittura. Ma anche senza questa condizione, e tollerando deviazioni di pochi giorni, la cosa si verifica in modo soddisfacente dappertutto dove un confronto dei dati è possibile, come si vede dal seguente prospetto:


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Scritti sulla storia della astronomia antica
Tomo III
di Giovanni Virginio Schiaparelli
pagine 336

   





Venere