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      In altri termini: le epoche definitive delle congiunzioni medie, che già sopra mostrammo essere quasi indipendenti dal valore adottato dell’arcus visionis (vedi § precedente), sono anche quasi indipendenti dal valore adottato di N, o dalla posizione che teneva l’equinozio nel calendario lunisolare babilonese all’epoca delle osservazioni. Questo significa che l'influsso di N sul calcolo delle riduzioni delle epoche osservate a quelle della congiunzione media è quasi nullo sulla media delle osservazioni.La causa di ciò deve dipendere dal fatto che le osservazioni comprendono due ottenni completi, nel corso dei quali le congiunzioni si produssero in posizioni quasi uniformemente distribuite sopra le orbite di Venere e della Terra. E forse più esatta ancora sarebbe stata la compensazione, se fosse stato possibile di profittare di tutte 20 le osservazioni che riguardano fenomeni vicini alla congiunzione inferiore.
      2.° Le quattro serie di numeri contenute nella penultima colonna formano quattro progressioni aventi tutte il rapporto costante 583d,9213. Ogni progressione è quindi pienamente determinata dal suo primo termine, che è l’epoca della prima fra le dieci congiunzioni inferiori osservate. É dunque perfettamente inutile considerare tutte intiere le progressioni, e basterà, nelle ulteriori considerazioni, tener conto del suddetto primo termine, che indicheremo sempre con H. Così il confronto delle quattro progressioni si riduce a quello dei quattro valori di H: che sonoper N = + 23 H = 1111d,91


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Scritti sulla storia della astronomia antica
Tomo III
di Giovanni Virginio Schiaparelli
pagine 336

   





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